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Frames of sugar - Fotogrammi di zucchero

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Tutto su mia madre

24/08/2013 by fotogrammidizucchero 16 commenti

(Vai direttamente alla ricetta)

Manuela (Cecilia Roth) porta suo figlio Esteban  a vedere “Un tram chiamato desiderio“, per festeggiare il suo diciassettesimo compleanno. Alla fine dello spettacolo, sperando di ottenere un autografo, lui rincorre la macchina in cui c’è Huma (Sonia Scott), la sua attrice prediletta, ma sotto la pioggia finisce investito da un’automobile e muore. Manuela, affranta, decide di partire per Barcellona, per confrontarsi con il suo passato e i suoi ricordi ed andare alla ricerca del padre di Esteban, che è ancora ignaro di aver avuto un figlio e che lei non vede da 17 anni. Qui  ritroverà Agrado (Antonia San Juan), una vecchia amica transessuale che per vivere si prostituisce, si imbatterà ancora nello spettacolo teatrale di Huma, per la quale inizierà a lavorare come assistente e si prenderà cura di Rosa (Penelope Cruz), suora aspirante missionaria che si scopre incinta e sieropositiva.
Almodovar torna a muoversi in un universo popolato da donne, donne molto diverse tra loro ma accomunate da una solidarietà e da una vitalità ancora più forte delle loro sventure, che non riesce a toglier loro il sorriso , nonostante il dolore. Lo fa con un linguaggio che si è ora raffinato, ha raggiunto la sua perfezione espressiva, creando una sua dimensione poetica melodrammatica, superbamente ironica, a volte tragica,  grottesca,  sempre policromatica e sicuramente trasgressiva ,poco curante della noiosa verosimiglianza: si mostra capace di sconfinare nella commedia e ribaltare il senso di melodramma, costruendo sapientemente un mix di dramma e risate, umorismo e  dolore che coincidono nel  ritmo veloce di un film appassionato.
Il film ci appare come una magnifica riflessione, a colori sgargianti  (la fotografia si caratterizza per accesi toni di rosso, arancio e marrone che suggeriscono passionalità, carnalità), sul tema della morte, della maternità, della sofferenza, ma è anche un tributo all’amicizia , una celebrazione della sorellanza tra donne, nonché del cinema stesso, quando crea paralleli con la versione cinematografica di “Un tram chiamato desiderio“, mostrandoci una Huma che ricorda e onora le grandi dive del cinema del passato (“ «A Bette Davis, Gena Rowlands, Romy Schneider… A tutte le attrici che hanno fatto le attrici, a tutte le donne che recitano, agli uomini che recitano e si trasformano in donne, a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia madre», con questa dedica il regista chiude il film) e ancora citando “Eva contro Eva”(a cui , tra l’altro, ha ispirato il titolo del film“All about Eve” – “Todo sopre Eva”- “Todo sobre mi madre”)che Manuela e Esteban guardano insieme nella scena iniziale.
Sorretto dalla mirabile interpretazione delle sue straordinarie attrici, premio per la regia a Cannes, Oscar per il miglior film straniero, “Tutto su mia madre” è forse il più bel film di Almodovar.
La ricetta di oggi è presa dalla scena in cui Manuela, “madre” per eccellenza, si prende cura di Agrado preparandole una ricchissima colazione a base di formaggio grigliato, salsa di caramello, pane tostato e empanadillas,  che solitamente contengono carne di maiale, io invece ho preferito optare per una delle tante versioni dolci.

Una delle scene più divertenti del film :

                                       Empanadillas di mele, uvetta e fichi

Mettete l’uvetta a rinvenire nell’acqua. Sbucciate le mele e fatele a pezzetti, mettetele a cuocere a fuoco bassissimo con i due cucchiai di zucchero di canna e il succo di limone, all’occorrenza aggiungete poca acqua bollente. Fatele cuocere fino a quando si saranno ammorbidite. Nel frattempo preparate l’impasto: versate su un piano di lavoro la farina setacciata con il sale, aggiungete il burro morbido a pezzetti e iniziate ad impastare, aggiungendo poco alla volta l’acqua necessaria a creare un impasto di una consistenza lavorabile con il matterello. Fate riposare quindi l’impasto per una mezzora. Nel frattempo anche le mele, una volta cotte, si fredderanno. Tagliate i fichi secchi a pezzetti e mescolateli con la mela e l’uvetta. Passato il tempo previsto stendete l’impasto e con uno stampino circolare, o un bicchiere, fate dei cerchi che riempirete con i fichi, le mele e l’uvetta, richiudete in modo da formare delle mezze lune e infornate a 180° per circa 15-20 minuti. Servite cosparsi di zucchero a velo.

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Commenti

  1. Elisa Pavan dice

    24/08/2013 alle 17:21

    ciao mi fa piacere notare che abbiamo le stesse passioni.. il mio blog funziona come il tuo (film + ricetta :-))
    ti seguirò!
    a presto

    Rispondi
  2. Serena Reggiani dice

    24/08/2013 alle 18:57

    Questo è davvero il capolavoro di Almodovar, un film bellissimo, carico di emozioni, che fa riflettere, ridere, piangere e anche molto arrabbiare. Fantastica la ricetta, anche se non amo l'uvetta, magari posso sostituirla con del cedro o del cioccolato? Grazie per questo post, una perla davvero!
    Fantasy Jewellery

    Rispondi
  3. Silvia Piccone dice

    24/08/2013 alle 19:54

    Questa ricetta è tra le più invitanti che mi vengano in mente! Oltre al fatto che i fichi li metterei ovunque 🙂 Tutto su mia madre è uno dei film più belli di Almodovar, tra i più strutturati, con una trama apparentemente lineare ma ricca di misteri e drammi coinvolgenti…con attori che sono quasi delle maschere, intensi, espressivi e bravissimi! Ottima scelta cine-gastronomica!

    Rispondi
  4. La mia famiglia ai fornelli dice

    24/08/2013 alle 20:13

    che buone! bellissima ricetta!
    un abbraccio Linda

    Rispondi
  5. Ely dice

    24/08/2013 alle 21:15

    Sei stupenda! Come potevo mancare? <3 Hai un blog bellissimo, e che ricetta meravigliosa.. te ne ruberei subito una di quelle empanadillas!!! <3 Ottimo anche il film 🙂 Un abbraccio forte forte! 🙂

    Rispondi
  6. fotogrammidizucchero dice

    24/08/2013 alle 21:41

    @Elisa sono già passata da te 😉
    @Serena grazie mille, certo che puoi sostituire l'uvetta con cedro o del cioccolato, magari provo anche io la prossima volta che li preparo 😉
    @Silvia grazie di cuore, sono d'accordissimo con te ^_^
    @Linda grazie, un abbraccio!
    @Ely grazie di cuore, è un onore! Un abbraccio 🙂

    Rispondi
  7. marina riccitelli dice

    25/08/2013 alle 5:53

    mi piace un sacco quel film! E buonissime le tue empanadas!!! baci

    Rispondi
  8. consuelo tognetti dice

    25/08/2013 alle 8:28

    Adoro questo film, ho perso il conto di quante volte l'ho visto..e adoro anche questi dolcetti, mi fanno troppa gola!!!
    Buona domenica cara <3
    la zia Consu

    Rispondi
  9. Un ingegnere ai fornelli dice

    25/08/2013 alle 9:03

    Buonissima questa ricetta, ne mangerei un boccone proprio adesso 🙂
    Un bacio
    Letizia

    Rispondi
  10. Daniela Milanesi dice

    25/08/2013 alle 10:11

    mi piace tantissimo Almodovar e questo film l'ho molto amato. E' sempre bello leggere i tuoi post e un piacere venirti atrovare

    Rispondi
  11. fotogrammidizucchero dice

    25/08/2013 alle 19:17

    @Marina grazie, baci
    @Consuelo grazie, sono contenta che ti piacciano 🙂 buona serata 🙂
    @Letizia grazie, un bacio :))
    @Daniela ormai ho capito che ami molto il cinema e in particolare Almodovar, grazie di cuore, fa tanto piacere a me la tua visita 🙂

    Rispondi
  12. Ale dice

    27/08/2013 alle 9:45

    favoloso il film e meravigliosa la tua ricetta! buonissime le tue empanadillas!

    Rispondi
  13. Monica La Barbera dice

    27/08/2013 alle 11:31

    Un film che riguardo sempre con molto piacere. La ricetta non l'ho mai provata quindi mi sembra ovvio che provi a fare anche questa, magari senza uvetta e magari anche con l'aiuto di qualcuno, che io si sa, con i fornelli non vado molto d'accordo!

    Rispondi
  14. ileana conti dice

    30/08/2013 alle 6:02

    Il film l'ho adorato e la ricetta la proverò prestissimo!

    Rispondi
  15. fotogrammidizucchero dice

    31/08/2013 alle 21:40

    Mi fa molto piacere Ileana 🙂

    Rispondi
  16. fotogrammidizucchero dice

    31/08/2013 alle 21:40

    Mi fa molto piacere Ileana 🙂

    Rispondi

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